Interviste
Marcello Vitale, laureato in Scienze Politiche all’Orientale, lavora oggi presso il CESTAS (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie) organizzazione non governativa impegnata in progetti di cooperazione internazionale nei Paesi in via di sviluppo ed ente accreditato per svolgere attività di alta formazione
<!--{cke_protected}{C}%3C!%2D%2D%0A%09%09%40page%20%7B%20margin%3A%202cm%20%7D%0A%09%09P%20%7B%20margin-bottom%3A%200.21cm%20%7D%0A%09%2D%2D%3E--> Dottor Vitale, potrebbe descriverci la sua esperienza come studente all'Orientale? “Quelli dell’Università sono stati anni intensi in cui i legami umani con i colleghi e il dialogo con i docenti si sono rivelati fonGiorgio Amitrano è docente di Lingua, cultura e letteratura giapponese all'Orientale.
Professore Amitrano, qual è l'interesse dei giapponesi verso la cultura italiana e qual è l'importanza dell'Istituto di Cultura per la diffusione della stessa in Giappone? L'interesse per la cultura italiana da parte dei giapponesi è molto forte.Peter Kornbluh ha partecipato al convegno “Un’isola caraibica nella Guerra Fredda: Cuba e la crisi dei missili”, tenutosi il 24-25 ottobre 2012 e promosso dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Kornbluh è direttore della National Security Archive alla George Washington University e ha mostrato, nella sua prima volta in Italia, i recenti documenti segreti declassificati, rilasciati dalla biblioteca di JFK il giorno 11 ottobre 2012
Mr Kornbluh, you are a senior analyst and you directed "the Archive's Cuba and Chile Documentation Projects": what about your job? We can use government documents declassified to advance our understanding of what my government, in United States, and other governments, around the world, are doing in the names of its citizens but without their knowledge.Intervista con Piero Gleijeses, docente di Politica estera americana alla Johns Hopkins University
Professor Gleijeses, lei è uno storico della politica estera americana. Quale è la sua opinione riguardo all'atteggiamento di J.F.Abbiamo intervistato Leopoldo Nuti in occasione del convegno organizzato per il cinquantenario della crisi dei missili di Cuba, svoltosi all'Università di Napoli L'Orientale
Professore Nuti, nel momento cruciale della crisi dei missili di Cuba, quando si temeva lo scoppio imminente di una guerra nucleare, in Italia da che parte pendeva l'ago della bilancia? Pendeva dalla parte degli Stati Uniti, ma con un po’ più di cautela di quanto ci si sarebbe potuti aspettare.