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Il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali de “L’Orientale” ha organizzato due giornate per ricordare la storia dello scontro diplomatico iniziato il 14 ottobre 1962, quando Kennedy e Khrushchev sfiorarono il ricorso alla bomba atomica. Nelle tre sessioni hanno preso la parola docenti e ospiti di rilievo
Napoli - In occasione del cinquantesimo anniversario dalla crisi dei missili di Cuba, nella cornice dell'antica Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli, si è svolta in due giornate il convegno “Un’isola caraibica nella Guerra Fredda: Cuba e la crisi dei missili”, a cura del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di NapoliSul buon uso dell’italiano non ha dubbi: “Saper parlare e scrivere bene l’italiano significa poter dominare l’intera tastiera del pianoforte!”. E agli studenti? “Siano rigorosi nella preparazione: ne vale sempre la pena”
Professoressa Librandi, lei è professore di Storia della lingua italiana e di Linguistica italiana all’Orientale di Napoli e dal gennaio 2012 è Presidente dell’ASLI (Associazione per la Storia della lingua Italiana): a quasi un anno dalla sua nomina qual è il bilancio di questa esperienza? “Il bilancio è molto interessante!18 febbraio 2013 - Palazzo Reale: aperto il ciclo di incontri “L'italiano, l'inglese e le altre lingue” coordinato dalla professoressa Rita Librandi e promosso dalla Fondazione premio Napoli
Il Collegio di Napoli, costola della Fondazione Premio Napoli, ha promosso nella propria sede a Palazzo Reale un ciclo d'incontri per dibattere sull'attuale situazione della lingua italiana.Chiusura del Progetto FEI: Professione italiano. Lingua, cittadinanza, salute e tutela della persona
La cerimonia di chiusura del Progetto FEI (Fondo Europeo per l'Integrazione). Insegnare l'italiano a 500 studenti provenienti da più di 40 nazioni diverse
"Appartengo con orgoglio all'Orientale, un’istituzione antica che sa essere ancora vivace"
Quali sono i suoi programmi dopo la sua recente rielezione? "Nel futuro immediato uno dei fenomeni che va preso in considerazione è la concentrazione degli studenti su poche discipline che, in alcuni casi, hanno un’utenza ampia.