Cinema
Conclusa la seconda edizione di milleunaCina: arte, letteratura, cinema, musica, calligrafia, gastronomia cinesi. Oltre i luoghi comuni, per un contatto più reale con una cultura millenaria.
Clicca qui per leggere l'articolo relativo all'apertura del ciclo di incontri e guarda la galleria di fotoÈ stato trasmesso presso la sede di Palazzo S.Maria Porta Coeli il documentario “Lacroix sur paroles” per l'ultimo appuntamento della stagione dei mercoledì canadesi
Napoli, 1 Giugno 2009 – La professoressa Angela Buono per l'ultimo appuntamento del ciclo di conferenze e film accomunati dal tema centrale del Canada ha mostrato ai presenti il film documentario sulla vita del teologo canadese Benoit Lacroix. Il documentario vanta la regia di Luc Goiun ed è uno degli esempi più palesi di come molti registi canadesi concepiscano il far cLa professoressa Natalia Tornesello, docente di Lingua e Letteratura persiana, ha presentato la rassegna cinematografica iraniana
Nelle aule del CILA a PalazzoMediterraneo si sono riuniti gli appassionati di cultura persiana per la visione del primo dei sei film della rassegna di cinema iraniano. Il cinema iraniano nasce già ai primi del 1900, quando lo Shah fece comprare una cinepresa al suo fotografo per documentare i suoi viaggi all'estero.Napoli, 28 maggio 2010 – Le prospettive ci sono tutte, le popolazioni civili anche, e che si tratti o meno di rassicuranti processi di pace, nell’aula T2 dell'Orientale è di opinione internazionale che si parla
Napoli, 28 maggio 2010 – Si è concluso oggi il seminario sul cinema mediterraneo tenutosi all’Orientale (sede di via Marina) e iniziato lo scorso lunedì 24 maggio. Viene battezzato a dovere il laboratorio, considerati gli intenti plurifocali, che infatti sceglie per l’inaugurazione La Battaglia di Algeri – film del ’66 di Gillo Pontecorvo.Giorgio Amitrano ha tenuto la conferenza “La malinconia e la bellezza. Riflessioni sul sentire giapponese” a Villa Pignatelli
“Esiste qualcosa di specificamente giapponese nel modo di sentire e di porsi rispetto al mondo?” Spesso noi occidentali ci poniamo questa domanda quando approcciamo il mondo giapponese, conservando forse ancora l'idea di eccezionalità che si diffuse in Europa alla fine dell'Ottocento.